Odi echeggiare nel cuore di Eva
il riso beffardo del mortale nemico:
vi sbugiarda trionfante
oh poveri ingenui!
Da quel giorno
vergogna e paura
tanto rimbomba.
E il verde intreccio
è così magro rifugio…
Oh Adamo!
Tu sai?
Perdura il contagio,
ancora
nel mondo risuona
l’insulsa risata!
Ma d’un’eco pure
v’è traccia nel cuore,
coccio residuo
d’un vaso interiore:
di quando
senza parole vi udivate
e l’uno nell’altra
conversavate
alla brezza del giorno.